Il fintech è ancora all’inizio: 5 tendenze da monitorare

Tutti gli indizi portano a supporre che il legame tra finanza e tecnologia sia ormai irreversibile e che per gli investitori sia importante scoprire le opportunità offerte da questo megatrend

Tecnologia e finanza: il legame è ormai indissolubile e le prospettive future dei due settori sembrano intrecciarsi sempre di più. La rivoluzione digitale ha investito anche le istituzioni finanziarie e, secondo gli esperti di Carmignac, “questa tendenza dovrebbe proseguire nei prossimi anni, favorita dal cambio di rotta digitale intrapreso dai consumatori”. Alla base di questo megatrend a cavallo tra finanza e tecnologia, gli esperti di Carmignac hanno individuato 5 sotto-tendenze. Vediamo quali.

1. Mercato del credito

Le capacità tecnologiche delle aziende fintech (di raccogliere ed elaborare dati per soddisfare le aspettative dei clienti, soprattutto) consentono di proporre offerte con tassi di interesse migliori rispetto agli istituti di credito tradizionali. “Tali società vantano inoltre maggiore trasparenza in termini di prezzi” affermano dalla società. Tra i servizi più ricercati che sono in grado di offrire vi è, ad esempio, la funzione “buy now, pay later” (acquista adesso, paga dopo), che consente ai clienti di effettuare acquisti pagando a rate, in genere a tassi di interesse pari allo 0%. “Le aziende fintech si remunerano quindi fatturando ai commercianti le commissioni relative agli acquisti effettuati attraverso la loro intermediazione, e ai clienti le commissioni in caso di ritardo nel rimborso”.

2. Pagamenti

La pandemia ha contribuito ad accelerare l’adozione di nuove abitudini da parte dei consumatori. “Le soluzioni di pagamento online o contactless stanno continuando ad aumentare” spiegano da Carmignac. “Negli Stati Uniti, prevediamo che 2 acquisti su 5 in negozio verranno pagati con un telefono cellulare nei prossimi 5 anni, ovvero 4 volte di più rispetto ad oggi”. Una crescita analoga potrebbe registrarsi anche in altri paesi sviluppati, e in tempi ancora più brevi sui mercati emergenti. Inoltre, si stanno sviluppando anche soluzioni per snellire le transazioni tra aziende (secondo gli esperti, attualmente le aziende aspettano in media quasi 70 giorni per ricevere i pagamenti dai loro clienti professionali).

3. Criptovalute

Le preoccupazioni scatenate dalla pandemia, prima, e dalla guerra in Ucraina, dopo, hanno spinto diversi investitori a cercare un rifugio per la propria liquidità nelle criptovalute. A ciò si aggiunge l’intenzione di determinate società di utilizzare queste valute virtuali come mezzi di pagamento. “Tuttavia, queste soluzioni non sono prive di rischi” sottolineano gli esperti. Innanzitutto, vi è una fortissima speculazione su tali valute da parte di investitori dilettanti. Inoltre, è praticamente impossibile stimare il valore di queste ultime, ancora troppo recenti per essere considerati come una riserva di valore alternativa (rispetto a quanto accade con l’oro). La crescita registrata in quest’area potrebbe comunque proseguire, con interessi allargati a un maggior numero di investitori professionali e a tutto l’ecosistema crittografico (tecnica che garantisce l’inviolabilità dei dati).

4. Cybersicurezza

Con l’aumento delle soluzioni digitali innovative crescono anche le sfide in materia di sicurezza. “L’aumento del numero di transazioni, la crescente richiesta di processi di autenticazione meno restrittivi, ma anche l’aumento degli attacchi online, hanno reso le soluzioni di cybersicurezza essenziali nel settore finanziario” commentano gli esperti di Carmignac. “La domanda di software di sicurezza di nuova generazione non è mai stata così sostenuta”. Secondo la società di consulenza e ricerca Gartner, nel giro di cinque anni la spesa globale Information technology (It) nel settore finanziario dovrebbe registrare una crescita media annua di circa il 6,5% entro il 2025.

5. Sostenibilità

Gli esperti sottolineano come i servizi offerti permettono di rendere accessibili soluzioni che, ad esempio, finora risultavano o troppo costose o impossibili da attuare in determinate aree geografiche. Pertanto, ad esempio, “nei paesi emergenti le società fintech hanno già contribuito a far uscire dalla povertà alcune popolazioni locali”. Ad oggi, infatti, non è più necessario avere un conto corrente bancario per contrarre prestiti o sottoscrivere assicurazioni: basta un semplice telefono.

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