Carmignac Portfolio Flexible Bond festeggia 10 anni di successi

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Compie 10 anni il fondo di Carmignac dedicato al reddito fisso. Flessibilità e gestione attiva sono la base del suo successo, raccontano Eliezer Ben Zimra e Guillaume Rigeade, gestori dell’asset manager parigino

Carmignac Portfolio Flexible Bond spegne 10 candeline: il fondo obbligazionario a gestione attiva della Casa di gestione parigina guidato da Eliezer Ben Zimra e Guillaume Rigeade è riuscito a posizionarsi nella ristretta cerchia dei 10 più importanti fondi nel segmento delle obbligazioni flessibili e alle cinque stelle Morningstar e Quantalys.
“La chiave del successo di questa strategia – commentano Zimra e Rigeade – risiede in un sapiente mix di analisi top-down e bottom-up: la prima per definire la ripartizione del reddito fisso che meglio si adatta al contesto macroeconomico sulla base di una revisione approfondita delle valutazioni dei mercati obbligazionari globali; la seconda per selezionare gli emittenti con le caratteristiche di rischio/rendimento più interessanti all’interno di ciascun segmento dell’obbligazionario, individuati sulle convinzioni e le competenze dei nostri professionisti”. Vediamo in dettaglio le caratteristiche del fondo e le convinzioni del suo team di gestione.

Flessibilità: dalla teoria alla pratica

Anche nel comparto del reddito fisso la gestione attiva è tornata un argomento di dibattito: sebbene i rendimenti siano relativamente affidabili possedere le giuste competenze per raggiungerli è infatti cruciale. “Riteniamo che la nostra attenzione mirata – spiega Zimra – unita alla continua ricerca dei nostri economisti e analisti e ai risultati positivi maturati dall’allocazione, risultino fondamentali per fornire una performance regolare e parametrata al rischio. Grazie al nostro framework di investimento, al tempo stesso solido e flessibile, siamo stati in grado di navigare attraverso una vasta gamma di scenari di mercato, inclusi quelli di crisi“.
Dal momento che il fondo investe nei mercati obbligazionari, esso ha risentito de periodi di elevata volatilità, come quello dell’ultimo anno. “Tali periodi di stress – aggiunge Rigeade – sono tuttavia stati gestiti in maniera ottimale. Il fondo ha saputo sfruttare ciascuno di questi periodi più avversi per cogliere le opportunità necessarie ad un rapido recupero e alla ricostituzione di sottostanti capaci di fornire rendimenti nel lungo periodo. In questo il fondo ha saputo rispettare il mandato degli investitori nel tempo”. Tutto ciò, proseguono i gestori, è stato possibile grazie ad un processo di investimento basato su tre pilastri: convinzione, flessibilità e monitoraggio dei rischi.

2023: un reset per i mercati obbligazionari?

A causa del forte aumento dei tassi di interesse occorso nei paesi del Blocco Atlantico, i mercati obbligazionari hanno registrato uno dei peggiori cali negli ultimi cento anni. “Il 2023 – spiega Zimra – potrebbe costituire un “reset” per il mercato, con titoli che vengono negoziato a valori significativamente più bassi rispetto ai loro storici. Questo non ci impedirà di rimanere vigili su quanto verrà. Il nostro principale scenario economico si basa su 3 convinzioni.

In primo luogo, nonostante le prospettive di crescita siano state riviste al ribasso per il 2023, i gestori di Carmignac sono comunque fiduciosi per il prossimo futuro: “il muro della preoccupazione sembra essere stato scavalcato grazie alla forza dei consumi statunitensi, alla fine della politica zero-covid in Cina e, nonostante la Banca Centrale Europea continui nell’attuazione della sua stretta monetaria, alla crescita resiliente nel Vecchio Continente”.

In secondo luogo, il tema della recessione è divenuto di primaria importanza negli Stati Uniti, avvicinandoci al momento di svolta della politica monetaria della Federal Reserve. “Guardando alle valutazioni, riteniamo che la recessione sia ora ben scontata dei differenziali del credito di alcuni segmenti del reddito fisso”.

Infine, nonostante l’inflazione sia al momento in discesa, i gestori di Carmignac sono convinti che questa si manterrà strutturalmente sopra l’obiettivo del 2% nel 2023. “Ciò renderà preferibile una gestione flessibile sui mercati obbligazionari, sia in termini di sensibilità ai tassi di interesse che di ponderazione delle attività in portafoglio”.

In conclusione

I gestori di fondi e analisti di Carmignac sono soliti pensare fuori dagli schemi per cogliere le opportunità di mercato e sfruttare al meglio l’intero spettro del reddito fisso. La vasta esperienza e il background del team di gestione del Fondo si riflette nell’ampio margine di investimento che caratterizza il fondo, pensato per implementare posizioni sia di lungo che di breve periodo in una vasta gamma di segmenti a reddito fisso. A ciò si aggiungono le valutazioni interessanti offerte dai i mercati obbligazionari, i cui rendimenti reali sono tornati in territori positivi dopo oltre 10 anni di repressione finanziaria

Riteniamo che il fondo Carmignac Portfolio Flexible Bond offra un’alternativa convincente alle asset class tradizionali – conclude Rigeade – e, al contempo, una gestione attiva dei rischi inerenti ai mercati obbligazionari. Ciò costituisce una soluzione cardine per gli investitori alla ricerca di un rischio attraente e rendimenti corretti nel lungo periodo”.

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