I 5 principali fattori macroeconomici del momento

Cinque principali fattori macroeconomici stanno modellando le dinamiche economiche mondiali, in modo sia positivo che negativo

Continua ripresa economica, ma a un ritmo più contenuto. Rischio di inflazione. Supporto fiscale per la crescita economica. Irrigidimento delle politiche monetarie. Volatilità del mercato cinese. Sono cinque tra i principali fattori macroeconomici riscontrabili in questo periodo che preoccupano gli investitori e che condizioneranno l’economia durante tutto il 2022. Vediamoli insieme agli esperti di Carmignac.

Fattore 1: il ritmo della ripresa

Le principali potenze mondiali hanno goduto di una incalzante ripresa economica durante il 2021, in particolare la Cina, l’economia che cresce più rapidamente. Ci si attende però una fase di decelerazione generale: “ci aspettiamo che l’economia continui a crescere anche il prossimo anno, ma crescerà meno del 5% previsto per il 2021. Il tasso di ripresa sarà inferiore alle aspettative dei mercati” commenta Raphaël Gallardo, Chief economist di Carmignac.

Posizione dei paesi nel ciclo di ripresa (livelli di Pil e trend).
Fonte: Carmignac, settembre 2021.

Fattore 2: rischio di inflazione

La crescita a ritmi sostenuti del Prodotto interno lordo (Pil) delle tre principali potenze mondiali ha portato a forti pressioni inflazionistiche durante tutto il 2021, causando pressioni sui prezzi dei generi alimentari e aumenti del costo dell’energia. “La ripresa sarà infatti caratterizzata da un’inflazione nettamente più alta rispetto ai cicli precedenti. Le pressioni inflazionistiche sono destinate a protrarsi in misura diversa a seconda delle aree geografiche. La discriminante sarà la reazione delle politiche economiche locali” prosegue Gallardo.

Crescita annua del Pil (in %, aspettative di consensus).
Fonte: Carmignac, settembre 2021.

Fattore 3: il supporto fiscale

Le politiche fiscali hanno contribuito in modo positivo alla crescita del Pil reale durante la crisi, ma già nel 2021 il supporto è diminuito, come mostrato nel grafico. La domanda che ora resta da porsi è se questo sostegno migliorerà durante il 2022 oppure si manterrà ai livelli del 2021.

Contributo delle politiche fiscali sulla crescita reale del Pil (in %).
Fonte: Carmignac, settembre 2021.

Fattore 4: il futuro delle politiche monetarie

Con il continuo aumento del Pil e dell’inflazione, le banche centrali potrebbero trovarsi in difficoltà nell’attuare politiche monetarie efficaci. La Federal Reserve si pone l’obiettivo della piena occupazione e non è intenzionata a ritirare gli stimoli monetari (tapering) finché non riesce a raggiungere tale obiettivo.

Crescita del Pil e PCE core (in %, previsioni di consensus e Fomc).
Fonte: Carmignac, settembre 2021.

Fattore 5: la Cina

Infine il mercato cinese, il primo ad essersi ripreso dalla crisi economica, ma che è comunque stato interessato da numerosi rialzi e ribassi, provocando volatilità e incertezza. “La Cina sta intraprendendo una triplice campagna di trasformazione della propria economia attraverso la riduzione della leva finanziaria delle imprese, la decarbonizzazione della propria economia e la decartellizzazione dei settori digitali. Questa ambiziosa strategia di trasformazione della Cina esclude qualsiasi scenario di ripresa duratura dell’inflazione a livello globale entro il 2022” conclude Gallardo.

Confronto tra il Pil cinese e il China Activity Proxy (in %).
Fonte: Carmignac, settembre 2021.

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