Mercati ribassisti, lezione 4: privilegiare le storie più solide

Cinque consigli per affrontare al meglio l’attuale contesto turbolento e incerto dei mercati azionari. Arrivano dagli esperti di Capital Group, che insieme vantano ben 171 anni di esperienza. La quarta lezione: cavalcare le superpetroliere, limitare i colpi di fortuna

Tra tensioni geopolitiche, inflazione elevata, politiche monetarie più restrittive e segnali di rallentamento economico i mercati sono scossi e imprevedibili. “Credo che stiamo vivendo un “cambiamento climatico” del mercato, non solo una tempesta passeggera”, avverte Jody Jonsson, gestore di portafoglio di Capital Group con 31 anni di esperienza nel mondo degli investimenti. In questo panorama così turbolento, mantenere la barra dritta e non farsi trascinare dagli eventi è fondamentale. E per farlo il suo consiglio è: cavalcare le superpetroliere, limitare i colpi di fortuna

Per comprendere la sua lezione basta guardare al passato, ovvero agli ultimi crolli dei mercati, come quello degli anni 2000 o la più recente crisi subprime, e notare come le azioni più forti fino a quel momento abbiano subito i maggiori ribassi e impiegato molto tempo per riprendersi. Dopo lo scoppio della bolla dot-com, ad esempio, alcuni dei maggiori titoli tecnologici sono scesi dell’80% o più, rimanendo in calo dai cinque ai dieci anni. E queste rappresentavano le società solide sopravvissute! Molte altre sono crollate fino allo zero. E così è successo anche ai titoli finanziari, che si sono comportati in modo analogo dopo la crisi finanziaria del 2008, rimanendo fuori dai giochi per il decennio successivo. 

Puntare sulle storie più solide

E se allora si è di fronte a un cambiamento di regime del mercato, è bene evitare i nomi finora più di successo e guardare alle storie più solide in assoluto. Jonsson le chiama le “superpetroliere”, ossia le società dominanti nei rispettivi settori che generano un solido flusso di cassa, dispongono di punti di forza competitivi e sono in grado di finanziare la propria crescita. “Cerco di detenere società con valutazioni ragionevoli e comprensibili per quanto riguarda utili a breve termine e flussi di cassa”, afferma l’esperto. Qualche esempio? Il gestore cita i principali fornitori di servizi di assistenza gestita o i produttori di dispositivi nel settore sanitario, oppure i titoli finanziari non bancari, come le assicurazioni, che possono trarre vantaggio dall’aumento dei tassi di interesse e dai volumi di negoziazione elevati, e che non sono eccessivamente sensibili all’andamento dell’economia. 

Limitare le storie più rischiose

Allo stesso tempo, visti i tempi incerti e i movimenti ballerini dei mercati, meglio non azzardare troppo e non esagerare con le storie più rischiose. “Sto investendo con maggiore parsimonia in quelli che definirei “colpi di fortuna”, ossia società a più alto rischio e a più alto rendimento che sono più volatili, perché in un contesto di tassi d’interesse in crescita gli investitori sono meno indulgenti sulle valutazioni delle società più speculative”. Perché, come si dice, la fortuna è cieca ma la sfortuna ci vede benissimo. 

In ogni caso, mai farsi prendere dal pessimismo. La lezione numero cinque spiega come e perché.

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