Mercati: l’analisi dei fondamentali come bussola contro la volatilità

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I fondamentali di un’azienda possono rappresentare un elemento importante per orientare le scelte di investimento in un contesto ancora volatile e incerto sui mercati azionari. Ecco come e perché secondo Capital Group

In una fase di mercato incerta e volatile, come quella attuale, il cosiddetto stock picking, ossia la selezione dei titoli, diventa ancora più importante per prendere posizione sulle storie più solide o che hanno opportunità più interessanti. Come fare? Il primo step è capire quali saranno i nuovi fattori da considerare. E secondo Don O’Neal, principal investment officer di Capital Group, è arrivato il momento di tornare a una analisi dei fondamentali.

Molti titoli hanno perso parecchio terreno ma non per questo, ricorda l’esperto, rappresentano investimenti sbagliati. Se si pensa al bear market che ha caratterizzato il 2000, molti titoli avevano registrato un crollo pari all’80%. E fra questi c’era anche Amazon, divenuto oggi il colosso dell’e-commerce.

L’ondata di inflazione e volatilità che il mercato sta affrontando oggi può rendere più complicata una valutazione, ecco perché O’Nel sottolinea l’importanza dei fondamentali: le azioni che presentano fondamentali buoni e stabili sembrano quelle che stanno reggendo meglio al forte vento di incertezza. Il consiglio dell’esperto è chiaro: “prendere un foglio bianco e ripartire da capo, basandosi sui fondamentali e concentrandosi sul proprio portafoglio. Escludere tutti gli investimenti di cui non si è certi e tener ben saldi quelli di cui si è più convinti”. In altre parole, per uscire vincitori da questo bear market la strategia sarà quella di non puntare sulla crescita, bensì di cercare il miglior bilanciamento tra qualità dei fondamentali e prezzo.

Invece che investire in un solo settore, Capital Group consiglia di tenere aperte più porte, puntando su un mix ben diversificato di settori, come potrebbero essere quelli dei semiconduttori, dei servizi di cloud e di quelli di ricerca. Questo non significa dover escludere tutte quelle imprese orientare al valore: costruire un portafoglio basato sulle imprese del comparto energetico, sulle compagnie assicurative o sui servizi di appalto, rimane un’ottima opzione.

Quindi è vero, il mercato orso porta con sé instabilità e incertezza, ma non bisogna farsi sopraffare: affidarsi agli esperti del settore che già hanno affrontato altri momenti simili potrebbe, infatti, rassicurare ulteriormente l’investitore.

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