Ai lavoratori uno stipendio adeguato non basta più

La pandemia ha contributo a modificare le esigenze dei lavoratori in cerca di un nuovo impiego. Un salario adeguato è solo uno dei requisiti richiesti dai dipendenti

Una retribuzione adeguata non basta più. Nello studio Talent Trends: 2021 Global Study condotto da Mercer (leader nel settore della consulenza per lo sviluppo e l’organizzazione del capitale umano nelle aziende), circa il 50% degli intervistati ha dichiarato di dare maggiore valore ai premi responsabili offerti da un’azienda, piuttosto che alla compensazione finanziaria. I risultati emersi dallo stesso studio condotto nel 2017 avevano classificato come caratteristiche del lavoro più ricercate una retribuzione equa e competitiva, l’opportunità di fare carriera e un team manageriale con una direzione chiara. La pandemia sembra quindi aver contribuito a modificare le preferenze dei lavoratori in cerca di un nuovo impiego.

Cambiamenti nel mercato del lavoro negli Usa

I dati aggiornati a ottobre 2021 del Fondo monetario internazionale (Fmi) riportano che la disoccupazione negli Stati Uniti nel 2019 era pari al 3,7%. Il tasso era arrivato a un livello che non veniva raggiunto da circa 50 anni. Così come negli Usa, il trend di riduzione della disoccupazione pre-pandemia caratterizzava le stime della maggior parte dei paesi sviluppati. Secondo gli esperti di Capital Group, questa situazione aveva creato fiducia e alimentato la tendenza a cambiare lavoro.
Dopo aver raggiunto il picco dell’8,1% a fine 2020, il tasso di disoccupazione statunitense è attualmente pari al 5,4% (secondo gli ultimi dati disponibili, di ottobre), cifre in diminuzione anche grazie al miglioramento della situazione pandemica. Nonostante ciò, gli esperti evidenziano la difficoltà per le imprese a trovare collaboratori a ore: in seguito alla crisi sanitaria, infatti, le richieste e le esigenze dei lavoratori sono cambiate.

Nuove esigenze rendono protagonista la cultura aziendale

“I dipendenti hanno iniziato a cercare benefici che vanno ben oltre il salario base”, affermano da Capital Group. In primis, la cultura aziendale, che “sarà anche un elemento intangibile, ma è fondamentale per attirare, fidelizzare e motivare i collaboratori”. La ricerca condotta da Mercer evidenzia infatti l’interesse degli intervistati nei confronti della protezione della salute e il benessere finanziario dei dipendenti (49%), della solidità della missione, dello scopo e dei valori aziendali forti (37%) e dell’attenzione che le aziende concentrano sull’equità sociale e sulla protezione dell’ambiente (36%).
Risultati confermati anche dall’articolo accademico Does the sotck market fully value intangibles? Employee satisfaction and equity prices, pubblicato nel 2011, che ha messo in luce il legame tra la soddisfazione dei dipendenti e il valore a lungo termine in un periodo di 28 anni, dal 1984 al 2009. Non è un caso che le “100 migliori aziende per cui lavorare in America” abbiamo registrato un alfa annuale del 3,5%, ovvero del 2,1% sopra i benchmark di settore.

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