Ci sarà una recessione? E quanto sarà grave? E cosa succederà dopo? Sono queste le domande che assillano gli investitori oggi. Ma, secondo Capital Group, è già tempo di guardare oltre e prepararsi alla fase successiva, ovvero alla fase di ripresa, perché potrebbe essere più forte del previsto e dare soddisfazione agli investitori che si sono mossi in anticipo.
Recessione? Sì, ma lieve
L’aggressiva campagna di rialzi dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve, volta a combattere la persistente inflazione, ha amplificato il rischio di recessione. E le recenti turbolenze del settore bancario, che probabilmente porteranno a un inasprimento delle condizioni di credito, non fanno che aumentare questo rischio. Anche alcuni movimenti sul mercato, come l’inversione della curva dei rendimenti dei titoli di Stato americani, danno ormai da alcuni mesi questa indicazione.
“Un indicatore affidabile di recessione è l’inversione della curva dei rendimenti, in cui il rendimento dei titoli del Tesoro Usa a breve termine è superiore a quello dei titoli a più lunga scadenza – spiega l’economista di Capital Group, Jared Franz – La recente attività dei mercati obbligazionari suggerisce che una recessione è ampiamente prevista. In effetti, questa potrebbe essere la recessione più attesa degli ultimi decenni”.