Chi sono gli Yield Dogs? La caccia ai dividendi è (ancora) aperta

Da 30 anni un gruppo di gestori e analisti è a caccia di dividendi. Il lavoro degli Yield Dogs, tuttavia, è diventato più arduo in seguito alla crisi pandemica. Ora la ripresa favorirà i dividendi?

Quadro in miglioramento per i dividendi dopo la loro riduzione (o sospensione) a causa della crisi pandemica. “Solo negli Stati Uniti, 242 società hanno tagliato o sospeso i dividendi durante il 2020, arrivando quasi al totale degli 11 anni precedenti. In altri mercati, soprattutto in Europa, le autorità pubbliche hanno spinto o imposto ad alcuni settori di sospendere i pagamenti dei dividendi durante la crisi”, spiega Joyce Gordon, Gestore di portafoglio azionario di Capital Group. Ma riaperture e ripresa economica globale hanno ora invertito il trend, con 76 di quelle 242 ad aver ripristinato la distribuzione dei dividendi ai propri azionisti al 31 maggio.

Yield Dogs: i cacciatori di dividendi

“Sebbene la ricerca di titoli che distribuiscono dividendi si sia diffusa e sia diventata più difficile rispetto al passato, continuo a credere fortemente in tale lavoro”, spiega Gordon. Ha tale obiettivo la squadra degli Yield Dogs, un gruppo di gestori di portafoglio e analisti specializzati in dividendi, il cui acronimo significa “Dividends Ought to Grow”, ovvero “dividendi che dovrebbero crescere”. Nato a Cleveland circa trent’anni fa per confrontarsi sulla distribuzione di dividendi in tutti i settori, nel corso dei decenni gli analisti facenti parte del gruppo hanno continuato a incontrarsi periodicamente, anche quando i dividendi non attiravano il favore degli investitori. Oggi il gruppo si è ampliato a oltre 25 unità, coprendo società in tutti i settori e mercati mondiali.

La continua ricerca di dividendi

Oggi, “la nostra missione è diventata più impegnativa”, spiega Gordon. “Molti dei nostri investitori devono poter ricavare un reddito dai loro investimenti e abbiamo bisogno di molte idee per soddisfare le loro aspettative”. Per questa ragione gli Yield Dogs non si sono mai fermati. “Di recente abbiamo tenuto riunioni virtuali con 15 aziende e parlato con i Chief Executive Officer (CEO) e i Chief Financial Officer (CFO) per cercare di farci un’idea della volontà del management di raccomandare l’aumento dei dividendi al consiglio di amministrazione della società” afferma l’esperta. Con la crescente normalizzazione delle economie, gli investitori potrebbero trovare maggiori opportunità nel mercato dei dividendi. “Siamo alla ricerca di società con un rendimento compreso tra il 2,5% e il 3,0% e una crescita di dividendi e utili tra il 10% e il 12% annuo. Oggi trovo numerose società che soddisfano tali criteri in un’ampia varietà di settori e mercati globali” conclude l’esperta. La caccia ai dividendi è ancora aperta.

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