Auto elettriche: sono sempre di più (e soprattutto più cinesi)

La produzione di auto elettriche è in continua crescita. La Cina potrebbe diventarne il maggior produttore ed esportatore al mondo

Nella sfida tra paesi per ottenere il primato nella costruzione di veicoli elettrici (ev), la Cina potrebbe vincere. “Nel lungo periodo credo che il Dragone dominerà la catena di fornitura della produzione globale relativa ai veicoli elettrici, dalle batterie ai componenti chiave come i separatori”, afferma Winnie Kwan, gestore di portafoglio di Capital Group, al rientro dal suo primo viaggio nel territorio cinese post pandemia. Il settore è agevolato anche da un aumento dall’automazione personalizzata dei processi, che contribuisce a garantire efficienza e competitività dei costi.

Auto elettriche: un mercato in crescita

Secondo i dati riportati dal Global EV Outlook 2021 redatto ad aprile 2021 dalla International energy association (Iea), dopo un decennio di rapida crescita, nel 2020 lo stock globale di auto elettriche ha raggiunto la soglia dei 10 milioni, con un aumento del 43% rispetto al 2019. Anche se l’Europa ha avuto il più grande aumento annuale (raggiungendo i 3,2 milioni), quella cinese rimane la flotta più grande, con 4,5 milioni di auto elettriche immatricolate.
L’espansione del mercato è stata agevolata nell’ultimo decennio da una serie di politiche di sostegno per i veicoli elettrici nei mercati chiave. In particolare, dopo la pandemia l’Unione europea si è impegnata maggiormente nella decarbonizzazione tramite il Green Deal e il successivo Next Generation Eu e Recovery plan.
In Cina, sussidi e regolamenti per i fornitori di batterie favoriscono grandi impianti di produzione di batterie e incoraggiano il consolidamento e la competitività dei costi. Inoltre, per promuovere l’espansione del settore dei veicoli a zero emissioni, nel 2018 il governo ha vietato gli investimenti in nuove imprese che non soddisfacevano requisiti relativi alle prestazioni energetiche. Sono state allentate anche le limitazioni agli investimenti esteri per attirare grandi produttori stranieri.

Il primato cinese e i suoi punti di forza

Come spiega l’esperto di Capital Group, il governo cinese chiede alle imprese di costituire le proprie catene di approvvigionamento e diventare autosufficienti in termini di tecnologia e scienza, anche per quanto riguarda gli ev. “Questa linea guida probabilmente creerà delle difficoltà ai produttori di veicoli tedeschi, giapponesi e coreani nel corso del tempo”, spiega Kwan. Anche componenti chiave nella produzione degli ev come i separatori potrebbero diventare i principali settori di esportazione della Cina, danneggiando così i marchi stranieri, anche quelli più i solidi. Gli esperti di Capital Group, durante il loro viaggio, hanno infatti notato che “i produttori di veicoli elettrici domestici producono hardware simili a quelli di Tesla, ma, in molti casi, con un software migliore che si adatta alle esigenze dei consumatori locali, soprattutto in termini di schermi per l’infotainment e sistemi di navigazione”.

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