Asia, l’enigma della liquidità: a Singapore è il 35,5% del portafoglio

La liquidità non ha potenziale di crescere nel valore, tenere il passo con l’inflazione o fornire un credito significativo. Tuttavia, in tanti la amano, asiatici compresi

La liquidità in portafoglio non è solamente una passione europea. A Singapore, ad esempio, il 35,5% degli asset di una famiglia media viene detenuto sotto forma di contanti o depositi. Le famiglie statunitensi ne possiedono circa la metà, il 12,7%. Sebbene considerata più facilmente accessibile e sicura rispetto a un investimento, “il problema della liquidità in portafoglio risiede nel fatto che essa non ha potenziale per crescere di valore, tenere il passo con l’inflazione, o fornire un flusso di credito significativo”; spiega Philip May, Director of retirement income solutions di Capital Group. “I prelievi possono pertanto esaurire le riserve di capitale in modo abbastanza significativo”. Un dubbio sorge: considerando l’allungamento dell’aspettativa di vita, come finanziare il proprio stile di vita per 25 o 30 anni, pur non lavorando più?

Oltre la liquidità, l’investimento

Di contro, offrire soluzioni di investimento adeguate come alternativa alla detenzione di liquidità potrebbe essere una soluzione efficace, specialmente se è possibile contare su di un lasso di tempo maggiore su cui accumulare i propri risparmi per il periodo pensionistico, “una considerazione fondamentale visto l’aumento dell’aspettativa di vita e del tempo trascorso dopo il pensionamento”, spiega May. Da soli, infatti, i sistemi previdenziali statali (anche se a vasta copertura) potrebbero non essere sufficientemente adeguati nell’offrire un livello di reddito sufficiente a sostegno dei cittadini. Ad esempio a Singapore, secondo i dati 2020 del Melbourne Mercer Global Pension Index, nonostante l’ente previdenziale statale Central Provident Fund copra tutti i lavoratori residenti, la percentuale di adeguatezza (la misura in cui un sistema previdenziale offre un livello di reddito sufficiente a sostegno dei cittadini) rimane ferma al 74%. Numeri peggiori per Hong Kong, in cui la percentuale di adeguatezza si attesta al 54,5%.

La previdenza complementare individuale in Asia

Per migliorare tali cifre, “offrire un percorso per il risparmio pensionistico nell’ambito della previdenza complementare individuale potrebbe essere un modo efficace“, spiega May. “Sia le soluzioni lungo tutto l’arco della vita che quelle flessibili target date trovano posto nel panorama pensionistico. In Asia, ad esempio, il contesto normativo ha mostrato segnali incoraggianti di una maggiore offerta di piani di risparmio a fini pensionistici adeguati. Ad esempio, è probabile che i fondi target date diventino lo standard in Corea quali soluzioni d’investimento pensionistico, in attesa di un voto legislativo. Anche prima dell’introduzione di questa norma, gli asset nei fondi target date in Corea sono aumentati da poco meno di 600 milioni di dollari nel 2017 a oltre 3,4 miliardi di dollari nel 2020”, conclude l’esperto di Capital Group.

Articoli correlati

Articoli più letti

Ultime pubblicazioni

Magazine
Magazine 66 – marzo 2024
Magazine N.65 – febbraio 2024
Guide
Quando la fotografia diventa arte

Cosa rende “arte” una fotografia? Molti collezionisti partono prevenuti prima di affrontare l’acquisto...

Top 200 Advisor del Wealth – 2024

Proteggere la ricchezza, farla crescere e trasferirla in sicurezza alle nuove generazioni è uno degli obiettivi f...