Si scrive crisi energetica, ma si legge nuove possibilità green

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La crisi energetica che l’Europa sta affrontando potrebbe rappresentare una spinta ulteriore al settore delle energie rinnovabili, vediamo come con BNY Mellon Investment Management

Il prossimo inverno potrebbe essere particolarmente rigido con la crisi del gas in atto, ma sarà l’unico? La Commissione europea ha presentato lo scorso ottobre una proposta per far fronte nell’immediato alla crisi energetica derivante dal conflitto russo-ucraino, ma è necessario sviluppare anche un piano d’azione a lungo termine, abbracciando la transizione energetica.

Il prezzo del gas ha sfondato la soglia dei 300 euro a MW all’ora lo scorso agosto, facendo un balzo enorme rispetto ai 45 euro dello stesso periodo nell’anno precedente. Ma in realtà le quotazioni hanno iniziato a scaldarsi ben prima: da novembre 2020. E non solo per quanto riguarda il gas.

Questa tendenza, secondo gli esperti di BNY Mellon Investment Management, mette in evidenza “quanto sia importante il passaggio a fonti di energia rinnovabili, a cui contribuiranno in modo decisivo tecnologie come le batterie e l’accumulo di energia”.

BloombergNEF si aspetta che il mercato globale dell’accumulo di energia crescerà ogni anno di circa il 30% entro il 2030, dai 210,9 miliardi di dollari del 2021. Ma non solo. Anche la capacità di accumulo di energia delle batterie crescerà nel tempo.

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