Per le città del futuro, ci vuole una nuova mobilità. Come investire?

Città sempre più grandi e sostenibili richiedono un sistema di mobilità integrato, intelligente e che sappia rispettare l’ambiente. La mobility innovation risponde alla sfida

Il mercato della mobilità innovativa preme sul pedale dell’acceleratore: lo sviluppo delle smart cities, le applicazioni dell’Internet of things (Iot) e la sostenibilità ambientale fanno crescere la domanda di mobilità green. Secondo un’analisi di settore condotta nel 2021 da Zion market research e riportata da Bloomberg, nel 2028 tale mercato potrebbe valere circa 150 miliardi di dollari, con un tasso annuo di crescita composto superiore al 18,7% tra il 2021 e il 2028.
La mobility innovation, intesa come l’insieme di innovazioni che sta cambiando le modalità di utilizzo, alimentazione e controllo del modo di muoversi e viaggiare, ha il potenziale di cambiare radicalmente il modo di viaggiare e trasportare. Ciò le permette di rispondere alle esigenze di efficienza e sicurezza delle città moderne, sempre più grandi e densamente abitate (negli Stati Uniti e in Europa vive nelle città rispettivamente l’86% e il 75% della popolazione, secondo dati Statista al 2021). “Diversi i sotto temi che guidano la crescita del comparto, dalla connettività ai veicoli a guida autonoma, fino alla mobilità condivisa e all’elettrificazione del settore automotive” affermano gli esperti di BNY Mellon Investment Management. Vediamoli più nel dettaglio.

I 4 sotto temi della mobility innovation

 

1. Connettività

Grazie allo sviluppo delle tecnologie wireless e delle sue applicazioni Iot, le smart cities saranno sempre più capaci di relazionarsi direttamente con i veicoli: infatti, “la connettività sta trasformando i veicoli in supercomputer, dotati di sensori in grado di analizzare la strada e di renderli sempre più connessi al guidatore, alle altre automobili e alle infrastrutture”. Ciò, grazie al diffondersi della rete 5G nelle città (a cui circa il 34% della popolazione mondiale potrebbe avere accesso entro il 2025, afferma il report The 5G era: Age of boundless connectivity and intelligent automation di GSMA Intelligence).

2. Guida autonoma

Secondo le previsioni di Statista, dai 2,1 milioni del 2025 i veicoli a guida autonoma potrebbero raggiungere la quota di 20,8 milioni al 2030, solo negli Usa. Svariati i vantaggi: “le caratteristiche dei sistemi di assistenza intelligente del guidatore e il machine learning applicato all’autopilota potrebbero ridurre il numero degli incidenti stradali, causati principalmente dall’eccesso di velocità e dalla disattenzione dei guidatori”. I veicoli a guida autonoma consentirebbero inoltre di migliorare la circolazione e i flussi di traffico sullo stesso spazio stradale, rendendo più efficiente la mobilità e riducendo i consumi.

3. Sharing

I sistemi di sharing a loro volta offrono vantaggi sia sotto il profilo del risparmio di tempo che della riduzione dei costi. Stando ai dati del Texas A&M transportation institute e Inrix, infatti, al 2015 il costo annuo per l’economia Usa dovuto alla congestione del traffico si attestava a circa 160 miliardi di dollari. “Oggi la tecnologia offre la possibilità di utilizzare servizi su abbonamento con cui è possibile noleggiare un veicolo per un’esigenza specifica e per periodi di tempo determinati, evitando così di dover acquistare veicoli progettati per un unico uso, che poi resta inutilizzato quando si lavora o quando si va in vacanza”. Solo nel ride sharing, ad esempio, tali caratteristiche potrebbero fare incrementare il valore del mercato fino a raggiungere i 218 miliardi di dollari nel 2025, secondo dati MarketsandMarkets.

4. Elettrificazione

Infine, l’elettrificazione dei veicoli rappresenta oggi il principale motore della trasformazione sostenibile nel settore dei trasporti: le auto elettriche, infatti, contribuiscono a migliorare la salute dei cittadini, riducendo le emissioni dovute al traffico nei centri urbani e la domanda di combustibili fossili legata al trasporto. Così le vendite annue di veicoli elettrici potranno raggiungere i 60 milioni di unità al 2040, secondo Bloomberg new energy finance; sarà la Cina a spingerne l’adozione.

La soluzione di BNY Mellon: BNY Mellon Mobility Innovation

Per cogliere le opportunità legate al rivoluzionario cambiamento nel settore dei trasporti, BNY Mellon propone agli investitori la strategia BNY Mellon Mobility Innovation, un portafoglio a gestione attiva concentrato e high conviction, tipicamente composto da 40-60 titoli azionari. Utilizzando un approccio flessibile che investe a livello globale su tutte le capitalizzazioni di mercato, il fondo misura la propria performance nei confronti dell’indice MSCI AC World Mid Cap NR.  “La strategia mira a generare una crescita del capitale attraverso investimenti in aziende esposte allo sviluppo, all’adozione e all’integrazione delle tecnologie associate alla nuova era della mobilità innovativa che presto avranno una notevole diffusione” concludono dalla società.

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