Cloud computing: tecnologia disruptive alla ribalta

La tecnologia è al centro dell’attenzione nell’anno della pandemia, specie nel mondo degli investimenti. Con le aziende del comparto che trainano i mercati, saranno quelle tecnologie davvero disruptive a ridefinire la quotidianità. Snowflake ne è l’esempio

Quando un’innovazione è veramente disruptive? Secondo Clayton Christensen, accademico statunitense che nel 1995 per primo coniò il termine, quando questa crea un nuovo mercato e una rete di valore talmente tanto innovativa da sconvolgere le preesistenti realtà e da rimpiazzare prodotti, alleanze e leader di mercato. Un termine che nel 2015 è stato definito “la teoria imprenditoriale più influente degli ultimi anni” dal The Economist e che, oggi, è entrato nel linguaggio comune. Soprattutto se legato a un settore specifico: la tecnologia.
Nel corso degli ultimi decenni sono state diverse le innovazioni tecnologiche che hanno fatto breccia nella quotidianità, ridefinendo per sempre sia la sfera personale che quella professionale. Ma rivoluzioni come Internet e l’e-commerce hanno in realtà comportato una generale evoluzione di quei settori che, grazie alle nuove offerte in ambito tecnologico, sono riusciti ad innovare il proprio modo di fare business.

Tecnologia disruptive e investimenti

Una buona notizia? Le opportunità di investimento tra le innovazioni disruptive sono oggi tutt’altro che finite. Secondo BNP Paribas Asset Management, “la trasformazione digitale sta cambiando la società e l’economia globale”. E da un punto di vista di investimenti “la sfida è identificare i temi più incisivi e le società meglio posizionate, evitando al contempo quelle che non riescono ad adattarsi al nuovo contesto”. Ecco che tecnologie disruptive volte a trainare la crescita di lungo termine come l’intelligenza artificiale, l’internet delle cose e il cloud computing hanno (e avranno) sempre più “l’opportunità di sovraperformare nel lungo periodo”.
E, nel 2020, le tecnologie davvero disruptive potrebbero sconvolgere la quotidianità più rapidamente che mai. “Mentre le innovazioni tecnologiche spostano gradualmente le placche tettoniche della società e dell’economia attraverso i decenni, la pandemia ha il potenziale per innescare un riallineamento più improvviso. Cambiamenti di comportamento che avrebbero altrimenti potuto richiedere decenni possono ora verificarsi in un lasso di tempo più ristretto”, sottolinea BNP Paribas AM.
Ecco allora che i più disparati settori (come la sanità, la biotecnologia, ma anche il mondo del lavoro e dell’istruzione) hanno cominciato ad affidarsi sempre più alla tecnologia per adattarsi alle nuove regole di un mondo che cambia. E quelle aziende del comparto tecnologico pronte ad offrire delle vere innovazioni disruptive hanno visto crescere il proprio business a una velocità esponenziale rispetto a quanto preventivato.

Esempi da record: il cloud computing di Snowflake

Un esempio concreto di disruption, che esula dall’analisi di BNPP AM (ma è rappresentativo come esempio dei tempi che corrono), arriva dal cloud computing di Snowflake. L’unicorno (in gergo, le rarissime start up valutate sul mercato più di 1 miliardo di dollari) della Silicon Valley ha conquistato gli investitori di tutto il mondo con un’Ipo da $3,36 miliardi sulle piazze di Wall Street il 16 settembre, totalizzando due record importanti: l’offerta pubblica di acquisto più alta del 2020 negli Usa e la prima di sempre per una società operante nel mondo del cloud.
In questo contesto, non sorprende che il Bvp Nasdaq Emerging Cloud index, l’indice che segue la performance delle principali aziende nel settore del cloud computing americano, soltanto quest’anno ha registrato una performance del +60% – più del doppio del record già stabilito dal più generalista indice tecnologico Nasdaq nel picco di fine agosto.

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