Il Wealth Management secondo Banca Sella: un piano di sviluppo a 360 gradi

In questa intervista a Banca Sella, entriamo all’interno delle dinamiche evolutive del servizio di Wealth Management, soffermandoci su un passaggio chiave: mettere il Cliente al centro per valorizzare il patrimonio nella sua totalità.

Non solo valutare, ma valorizzare il patrimonio complessivo, mettendo il Cliente al centro dell’analisi. Parte da questo presupposto il progetto innovativo di Banca Sella rivolto al servizio di Wealth Management, che prende in considerazione sia gli aspetti tangibili che intangibili del processo di gestione del patrimonio stesso per incrementarlo e preservarlo.

Con Sella Wealth & Business Advisory la banca diventa protagonista nella creazione dello scenario finanziario del futuro con particolare attenzione alle esigenze personali e aziendali degli imprenditori. Per questo motivo “Il Wealth Management di Banca Sella” spiega Leonardo Cervelli, responsabile Sella Wealth & Business Advisory e della rete private banking“si inquadra all’interno di un ambito di forte sinergia. Il servizio ragiona infatti sulla ricchezza globale, che comprende anche gli asset intangibili, specie delle aziende, e dinamiche familiari. Abbiamo un forte know-how in termini di innovazione, e questo ci consente di avvicinarci ad aziende e imprenditori per integrare l’innovazione nei processi operativi e valutativi”.

Attraverso la piattaforma Sella Global Advisory, prosegue Cervelli, “si traduce l’idea di completezza alla base del servizio di Wealth Management. Essa lavora considerando anzitutto cinque piani del patrimonio: finanziario, assicurativo, immobiliare, aziendale e successorio, con analisi specifiche e reportistica specializzata che prende in considerazione anche il patrimonio dei clienti presso terzi”.

All’aspetto più tradizionale della gestione finanziaria, che contempla l’attività attorno al patrimonio mobiliare suddiviso per asset class, settori, area geografica e performance, si affianca quello assicurativo, che sintetizza le esigenze di previdenza e protezione del Cliente.
Discorso a parte merita l’ambito immobiliare, la ripartizione degli immobili e l’analisi della loro redditività. “La piattaforma di Banca Sella lavora principalmente su un asse globale, facendo una anamnesi completa del patrimonio del cliente, avvalendosi di indicatori tipici degli asset immobiliari” prosegue Cervelli: la liquidità della microcellula catastale (ovvero quante transazioni sono avvenute), l’andamento del prezzo e l’analisi della tassonomia (nel rapporto profit/loss, tipico del settore del private banking). In altre parole, “trasferiamo il nostro metro di valutazione tradizionale su un tipo di patrimonio che, nel caso degli asset immobiliari, si lega anche alla sfera non solo finanziaria e reale, ma personale e affettiva”.
A ciò si aggiungono il servizio transazionale e di pianificazione immobiliare, nonché la possibilità di fare investimenti o disinvestire in immobili fisici con modalità rotative: a tal proposito, spiega sempre Cervelli, “abbiamo lanciato a dicembre ’21 la partnership con Walliance (leader negli investimenti immobiliari online), per riuscire a distinguere nel tempo la parte di patrimonio fisico e da quello più legato all’investimento finanziario”.
In linea con la visione del posizionamento di Sella Wealth & Business Advisory la piattaforma si occupa inoltre del tema aziendale attraverso una sintesi del patrimonio d’impresa, e la ripartizione dello stesso per settore, quotazione e tipo di diritto.
Su questo tema l’innovazione emerge proprio dalla partnership con i clienti: “previa analisi, siamo in grado di proporre soluzioni di investimento in private markets, private debt ed Eltif, nonché investimenti diretti in startup o sul fronte del venture capital”, che nel corso degli ultimi anni ha registrato importanti passi avanti in termini di crescita anche su suolo italiano. Non è tutto: nell’ottica della digitalizzazione, ma anche della consulenza diretta e capillare, Banca Sella ha lanciato un canale interno di web collaboration, che agevola la relazione cliente-consulente facendoli incontrare in meeting virtuali senza la necessità di ricorrere a piattaforme esterne. “A tali meeting possono prendere parte, per intermezzo della Banca, anche esperti esterni interpellati dal banker, per creare salotti virtuali user friendly per i clienti” precisa Cervelli.

A chiudere il processo di analisi della piattaforma, il tema successorio. “La piattaforma dà spazio anche alla gestione delle questioni fiscali e legali relative al tema della successione: se da un lato il cliente può iniziare ad impostare col proprio banker un discorso di successione patrimoniale o di disposizione del patrimonio, saranno però le informazioni contenute ed elaborate dalla piattaforma ad aiutare ad evitare situazioni di disgregazione o parcellizzazione. La piattaforma Sella Global Advisory, grazie ad un sistema integrato di informazioni disponibili presso i registri ufficiali (principalmente Catasto e Camera di Commercio) o integrabili direttamente tramite il supporto del cliente (che fornisce informativa diretta sul suo patrimonio presso altri istituti) fornisce l’anamnesi totale del patrimonio, per formulare soluzioni complete”. E ancora, prosegue Cervelli, “da un punto di vista più alto, possiamo dire che la piattaforma cambia il nostro punto di vista: la Banca non è più colei che analizza la singola attività depositata, ma quell’intermediario che, grazie alla figura del banker, può concentrarsi principalmente sul fornire soluzioni specifiche, avendo conoscenza dell’intero patrimonio”.

“Vogliamo curare la ricchezza non solo in quanto a valutazione, ma anche in quanto a opportunità, necessità di trasferimento e bisogni di impiego, con soluzioni di tipo tailor made. Vogliamo ri-orientare l’occhio del banker al patrimonio complessivo del cliente, in modo costruttivo.
Vogliamo preservare e accrescere la ricchezza rispetto a qualcosa che va oltre. Andiamo” conclude Cervellli “verso un confine diverso da quello che è stato finora il Wealth Management”.

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