Banca Patrimoni Sella & C. e Rothschild Asset Management: una partnership esclusiva

Come nasce e come si concretizza la partnership tra Rothschild & Co e Banca Patrimoni Sella & C.? Qual è la view di mercato dell’asset manager francese in merito al 2019 e a quali asset class guardare con maggiore interesse? Rispondono Paolo Giorsino di Banca Patrimoni Sella & C. e Alessio Coppola di Rothschild AM.

Banca Patrimoni Sella & C. è la società del gruppo Sella specializzata nella gestione e amministrazione della clientela privata e istituzionale, che opera con un modello ad architettura aperta grazie alla partnership con le principali case di investimento nazionali ed internazionali. Tra queste, una collaborazione consolidata da tempo è quella con Rothschild & Co Asset Management Europe, la divisione di asset management di Rothschild & Co, gruppo internazionale con oltre 250 anni di esperienza.

Come nasce questa collaborazione?

“Sono diversi gli elementi che accomunano le due società”, afferma Paolo Giorsino, Direttore Commerciale di Banca Patrimoni Sella & C.
“Innanzitutto, l’appartenenza a due antiche famiglie di banchieri, i consolidati valori alla base delle rispettive culture aziendali e l’attenzione alle esigenze dei clienti, fattori distintivi non solo dei modelli di servizio di Rothschild & Co Asset Management Europe ma anche di una partnership di lunga data.
Il rispetto delle tradizioni e, al tempo stesso, uno sguardo al futuro orientano la collaborazione tra le due realtà, nell’ottica di offrire un approccio innovativo basato, tuttavia, su solidi strumenti.
In questo senso, il concetto di open architecture costituisce il trade union tra le società: da un lato Banca Patrimoni Sella & C. che opera, appunto, con un modello ad architettura aperta, dall’altro Rothschild Asset Management, riconosciuto come uno dei pionieri della selezione e allocazione di fondi all’interno del mondo del wealth management.

Oltre al collocamento dei fondi gestiti direttamente dall’asset manager francese”, continua Giorsino, “nel 2018 è stata lanciata una soluzione d’investimento esclusiva co-gestita tra le 2 realtà: R Profilo BPA Selection, il risultato dell’analisi congiunta dei bisogni della clientela e dell’evoluzione dei mercati finanziari e della sinergia tra le rispettive capacità gestionali.
La soluzione d’investimento coniuga, infatti, la lunga esperienza di Banca Patrimoni Sella & C. nella gestione del patrimonio dei clienti privati con le capacità di Rothschild Asset Management di gestione e selezione di fondi alternativi, nell’ottica di un’offerta che risponda con efficacia alle esigenze dettate dai mercati.
Il fondo di fondi, peraltro, introduce importanti elementi di innovazione rispetto all’offerta tradizionalmente presente sul mercato: da un lato due team, uno italiano e l’altro francese, che collaborano e, pur preservando ampi margini di autonomia, si coordinano costantemente per la costruzione del portafoglio comune; dall’altro una struttura complessa del portafoglio, che supera la tradizionale divisione tra azioni e obbligazioni introducendo la flessibilità tra strategie direzionali e strategie alternative”.

Con riferimento agli investimenti, il 2018 è stato caratterizzato da elevata volatilità dei mercati, soprattutto negli ultimi mesi dell’anno. Il 2019 sembra registrare un’inversione di tendenza: qual è la view della casa di gestione francese in merito?

Gli analisti di Rothschild AM rimangono costruttivi rispetto allo scenario di medio periodo. L’andamento dei mercati finanziari nel 2018 è stato infatti influenzato da fattori esogeni, soprattutto di natura politica, più che da una revisione dei dati macro-economici. “Riteniamo, dunque, che l’attuale ciclo economico possa proseguire su un percorso di moderata espansione almeno lungo tutto il 2019, grazie anche al supporto delle principali Banche Centrali”, chiosa Alessio Coppola, Managing Director & Head of Southern Europe di Rothschild AM.
“Osservati speciali saranno ancora i principali temi nell’agenda politica internazionale – trade war, Brexit, elezioni politiche europee – che in funzione dei toni e dell’evoluzione potranno nuovamente alimentare la volatilità”.

In questo contesto, quali mercati e asset class guardare con maggiore interesse?

“All’interno di un rigoroso processo di analisi e diversificazione dei rischi, manteniamo una preferenza per le azioni rispetto alle obbligazioni, a causa di un livello dei rendimenti nominali – e reali, specialmente nel vecchio continente – ancora sui minimi storici.
In merito alla componente azionaria preferiamo l’Europa per via delle valutazioni a sconto, in particolare sui titoli ciclici e finanziari. In maniera più selettiva siamo anche posizionati negli Stati Uniti ed in Cina, dove, oltre alle valutazioni sui singoli titoli, riteniamo possano esserci contributi positivi derivanti da processi di aggregazione – mining, cioè il modo utilizzato dalle criptovalute per emettere moneta, e healthcare – e/o da trend di lungo termine, come la crescita dei consumi e l’invecchiamento della popolazione”, conclude Coppola.

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