Sportsmen: la necessità di una pianificazione patrimoniale a 360 gradi

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Una pianificazione patrimoniale adeguata e che prenda in considerazione diversi aspetti (fiscali, finanziari, successori, Asset protection, etc.) è necessaria quando si parla di Sportsmen, considerando le circostanze particolari in cui si trovano ed attraverso cui costruiscono improvvisamente il loro ingente patrimonio

Quando un Wealth Planner si trova davanti un cliente, sa che il suo ruolo, il suo approccio, il modo di comunicare ed il tipo di expertise saranno diverse a seconda del contesto in cui il cliente si trova ed il suo eventuale background legale e finanziario.

Caratteristiche tipiche degli Sportsmen

Quando ci si trova davanti a uno “Sportsman”, la questiona si complica. Ci si trova spesso davanti a clienti molto giovani (anche prima dei 20 anni), con pochissimo o quasi nessun background legale e finanziario, che si trovano a dover gestire da un giorno all’altro grandi patrimoni e, presi dall’entusiasmo e dal contesto in cui si trovano, cominciano ad avere uno stile di vita senza limiti di spesa e senza prendere minimamente in considerazione che questo successo e questi guadagni ingenti potrebbero non durare nel tempo, anzi.

La carriera degli Sportsmen finisce in media tra i 35 ed i 40 anni, e così anche la maggior parte delle fonti di reddito, e non sono rari i casi di Sportsmen che arrivano alla soglia della pensione con problemi economici e addirittura in bancarotta.

Inoltre, sono clienti che spostano la loro residenza fiscale molto spesso per motivi lavorativi.

La necessità di una pianificazione a 360 gradi

Quindi un Wealth Planner dovrà prendere in considerazione tutti questi aspetti nel fornire una consulenza patrimoniale efficace e, soprattutto, tentare di far comprendere al cliente che con una pianificazione patrimoniale adeguata che incominci dall’inizio della carriera o comunque il prima possibile, potrà evitare di trovarsi in situazioni spiacevoli alle soglie dei 40 anni.

In particolare, una pianificazione patrimoniale flessibile e che includa una analisi finanziaria, fiscale, successoria ed una asset protection (es. contro eventuali creditori etc.), quindi una pianificazione a 360 gradi.

Ci sono tanti strumenti e soluzioni che potrebbero effettivamente essere adeguati al contesto in cui ci troviamo, ma uno strumento che sicuramente potrebbe essere uno dei più interessanti ed efficaci sarebbe il contratto di assicurazione sulla vita unit-linked (“polizza”). Analizziamo alcuni aspetti per poter comprendere meglio.

La polizza unit-linked: una soluzione flessibile e “portabile”

Un polizza potrebbe essere sottoscritta sin dall’inizio della carriera dello Sportsman ed alimentata con premi aggiuntivi negli anni successivi, dando così vita ad uno strumento di savings che possa, nei momenti di necessità (es. infortuni, situazioni eccezionali), assolvere ad ulteriore fonte di reddito.

Inoltre, permetterebbe di investire in un portfolio finanziario vario e diversificato (es. OICVM, ETF, FIA) e beneficiare di un differimento fiscale fino al momento di un eventuale riscatto.

La polizza, grazie alle sue caratteristiche, si adatta facilmente (con le giuste precauzioni e con un’analisi caso per caso) a contesti legali e fiscali diversi. Infatti, sarebbe possibile consentire al contraente di continuare a godere dei vantaggi giuridici e fiscali della polizza se dovesse cambiare la sua residenza fiscale all’interno dell’Unione Europea.

Inoltre, la polizza normalmente non rientra nel campo di applicazione dell’Exit tax che si è diffusa sempre di più negli ultimi anni nel contesto internazionale.

La polizza, ancora, è uno strumento efficace di pianificazione successoria che permette di adattarsi all’esigenze particolari delle famiglie degli Sportsmen con clausole beneficiarie ad hoc e che spesso vedono i vari componenti della famiglia vivere in Paesi diversi e quindi essere soggetti a leggi successorie diverse.

In caso di morte prematura dello Sportsman, per esempio, la polizza è liquidata in tempi brevissimi (normalmente massimo 30 giorni) e permetterebbe ai membri della famiglia, che fino a quel momento erano sostenuti economicamente dallo Sportsman, di non trovarsi in situazioni spiacevoli in attesa del completamento delle procedure successorie che sono spesso particolarmente complesse e possono prendere dei tempi abbastanza lunghi. Inoltre, il capitale assicurato non concorre a formare l’attivo ereditario e non si applica quindi l’imposta di successione (in caso di beneficiari residenti all’estero bisognerà procedere ad un’analisi caso per caso).

Infine, la polizza garantisce un’Asset protection perché non è pignorabile e sequestrabile. Il che, quindi, mette una parte del patrimonio dello Sportsman a riparo da eventuali creditori.

Chiaramente la polizza, per poter essere uno strumento di pianificazione patrimoniale efficace, deve essere adeguatamente strutturata da parte di professionisti esperti, ma la sua flessibilità e le caratteristiche descritte precedentemente permettono di apportare notevoli vantaggi alle situazioni più disparate e complesse come quelle in cui si possono trovare gli “Sportsmen”.

 

 

Margherita Cutrera, Wealth Planner International Life – Bâloise Vie Luxembourg

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