Millennials: a loro il testimone per la consulenza finanziaria

Il tema del passaggio di testimone nel mondo della consulenza finanziaria è diventato sempre più attuale. Come faranno i Millennials a rispondere a questa esigenza? Ne abbiamo parlato con Alberto Baldovin, Azimut Capital Management

“Nel breve e nel medio periodo vi è un tema che sarà sempre più rilevante per la consulenza finanziaria, ovvero il passaggio di testimone alle nuove generazioni di consulenti. Una domanda sorge spontanea: la nostra sarà ancora una professione attraente per i giovani di oggi?”. È intervenuto così Alberto Baldovin, Responsabile progetto Millennials presso Azimut Capital Management nel corso dell’evento Millennials – La sfida che il wealth management non può perdere organizzato da We Wealth. “Ritengo di sì”, ha proseguito l’esperto, “perché il mondo in cui viviamo è in continuo cambiamento, una trasformazione sempre più veloce. Abbiamo quindi bisogno di giovani che riescano a tenere il ritmo di un mercato in continua evoluzione e che stiano al passo coi tempi. Oggi esistono una serie di esigenze più articolate e complesse e anche gli strumenti e i servizi a disposizione sono molto più ampi rispetto al passato. Quindi non si può prescindere da un mondo senza questi giovani, che conoscono larga parte di queste dinamiche”. Ma come facilitare questo passaggio generazionale?

Il segreto di Azimut per il passaggio di testimone ai Millennials

Vi sono vari elementi da prendere in considerazione nel momento in cui si parla di passaggio di testimone nell’ambito della consulenza finanziaria. Tra questi, strutture dedicate e formazione sembrano essere quelle più interessanti, a parere di Baldovin. “Bisogna costruire un percorso di crescita per questi giovani, istituire delle aree dedicate per lavorare a quattro mani con le organizzazioni presenti sul territorio”, ha commentato l’esperto. “In primis, però, è necessario spiegare ai giovani qual è il ruolo del consulente al giorno d’oggi: se vogliono prendere parte a questo processo, dovrebbero infatti capire in cosa consiste la nostra professione”.
È poi fondamentale testare l’attività prima dell’entrata effettiva sul mercato. Per rispondere a questa necessità, Azimut ha lanciato il progetto Azimut Talent Program, un virtual internship per studenti universitari e neolaureati in cui è possibile sperimentare le attività tipiche della professione del consulente. “Abbiamo avuto degli ottimi risultati: i partecipanti si sono resi conto delle difficoltà, ma anche e soprattutto delle opportunità che questo lavoro offre”, ha concluso Baldovin. “Pensiamo che questa sia la strada: dare anche ai giovani la consapevolezza dell’importanza di un ruolo come il nostro”.

 

 

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