Giurlani definisce la situazione dell’economia europea come di ‘giapponesizzazione’
Stallo anche sul fronte americano: anche negli Usa i tassi sono bassi e le elezioni politiche si avvicinano
Fattore liquidità
Parimenti importante è mantenere liquidi i portafogli, che devono essere “adatti al mercato, per poter dare rendimento ma allo stesso tempo non essere vincolati – prosegue Giurlani – L’investitore chiede sempre più rendimento, è il suo ruolo. Il nostro è quello di dare rendimento adeguato alla situazione di mercato. Diversificare è quindi importante, per cercare di non mettere tutte le uova nello stesso cestino ma anzi di averne tanti, diversi, in modo che se si rompe un uovo non si rompe tutto il prodotto”. Va aggiunto il fattore liquidità: “la rottura dell’uovo non è un singolo default nel mercato high yield, ma una crisi di liquidità generale nel mercato. E’ possibile che a un certo punto ci siano delle situazioni di criticità a livello di liquidità a livello sistemico, ed è nostra responsabilità di gestire i portafogli”, preparandosi per tempo con la giuste componente liquida di portafoglio. “Oggi si possono comunque avere ottimi portafogli con rendimenti in euro positivi, anche del 4 o 5% nell’anno. In Europa rimane però molto poco che dia un rendimento positivo se si parla di governativi o asset class di credito di alta qualità. Noi stiamo cercando di stare lontani dagli high yield, questa è la prima tutela che adottiamo. In altri settori secondo noi le cose stanno ancora bene, la diversificazione è chiave per non avere una concentrazione eccessiva né nel singolo emittente né nel singolo settore, questa è la cosa importante”.