India: il gigante emergente, ecco perché inserirlo in portafoglio

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Tra boom demografico, riforme strutturali e progresso tecnologico, l’India si appresta a diventare entro il 2027 la terza economia più grande del mondo, dietro solo a Stati Uniti e Cina. Uno slancio da cogliere sul fronte investimenti. Goldman Sachs Asset Management spiega perché è giunto il momento di inserirla in portafoglio

Dopo un balzo di oltre il 7%, l’India si appresta a chiudere il 2023 con una crescita del 6,1%, facendo meglio di Cina e di tutte le altre economie mondiali, secondo le ultime stime del Fondo Monetario Internazionale. Grazie a una serie di fattori, nel giro di quattro anni supererebbe Germania e Giappone diventando la terza maggiore economia del mondo. Loredana La Pace, Country Head Italy di Goldman Sachs Asset Management, spiega perché l’India è un mercato che non si può più ignorare.

Quali sono i principali driver che rendono l’India un’interessante opportunità di investimento?

L’India è sulla strada per diventare la terza maggiore economia mondiale entro il 2027. Una crescita spinta da una forte attività di investimento per effetto delle riforme del governo e dall’aumento delle spese in conto capitale, da un ricco dividendo demografico, da un consumo privato sostenuto e da megatrend emergenti come digitalizzazione e urbanizzazione. I Millennial e la Generazione Z rappresenteranno oltre il 50% della popolazione indiana entro il 2030, il che offrirà opportunità in settori legati al lifestyle, al gaming, all’ed-tech e al food-tech. Le riforme strutturali intraprese dal governo indiano negli ultimi otto anni, come lo schema di incentivi legati alla produzione, i disincentivi alle importazioni e i benefici fiscali, e le relative implicazioni sull’economia, hanno aperto la strada alla crescita dell’India nei prossimi anni.

Ritenete che quello attuale sia un buon momento per investire in questo mercato?

Nel breve termine, il contesto ciclico dell’India sta acquistando notevole slancio. Sebbene la maggior parte degli investitori consideri il mercato indiano “troppo costoso”, il consolidamento osservato da inizio anno – con la crescita degli utili sottostanti che è rimasta robusta – ha contribuito a raffreddare le valutazioni sia assolute che relative. Anche il premio relativo rispetto all’Asia ex-Japan è diminuito di circa il 40% dal suo picco nell’ottobre 2022. Riteniamo, quindi, che le attuali valutazioni, dopo la recente correzione, rappresentino un punto di ingresso interessante per gli investitori a lungo termine, per investire nell’unica economia di grandi dimensioni a poter vantare una crescita stimata del Pil reale di circa il 6% e una crescita dell’EPS (earning per share, utile per azione) composto del 15-17% nei prossimi cinque-dieci anni.

Perché l’India garantisce un’allocazione autonoma?

L’India ha una bassa correlazione con gli indici globali e, quindi, è relativamente protetta
dagli shock mondiali. Si tratta inoltre di un mercato altamente inefficiente, soprattutto all’interno del segmento a piccola e media capitalizzazione, che offre ai gestori attivi come noi interessanti opportunità di generare alpha. Nell’ultimo decennio, un gestore di fondi del quartile superiore ha generato rendimenti sia assoluti che relativi più elevati in India rispetto ai mercati emergenti e all’Asia ex Japan. Anche la composizione settoriale dell’India è diversificata, con una sana allocazione verso settori orientati al mercato interno, come consumi, finanza e sanità, e vanta una redditività aziendale e un’imprenditorialità superiori, come indicato da alcuni dei rendimenti azionari più elevati tra i peer e dalle circa 1.000 IPO dal 2015.

La presente promozione finanziaria è fornita da Goldman Sachs Bank Europe SE. I pareri e le opinioni espressi hanno fini puramente informativi e non costituiscono una raccomandazione da parte di GSAM di acquistare, vendere o detenere titoli. Tali pareri e opinioni sono aggiornati alla data di questa presentazione, possono essere soggetti a modifiche e non devono essere interpretati come una consulenza in materia di investimenti. Il tuo capitale è a rischio e potresti perdere parte o tutto il capitale investito. © 2023 Goldman Sachs. Tutti i diritti riservati.

Articolo tratto dal numero di ottobre 2023 del magazine We Wealth

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