Secondo l’Italian insurtech association si passerà dai 280 milioni di euro del 2021 ad oltre 500 milioni, grazie ai “fondi di investimento stranieri, allo sviluppo di progetti insurtech da parte di compagnie, intermediari tech e digital player, e a progetti di collaborazione su crossover digitali”.
“Siamo soddisfatti dell’aumento degli investimenti in insurtech in Italia e il traguardo di oltre 1 miliardo di euro per il 2023 che come associazione avevamo indicato sembra finalmente raggiungibile. Già per il 2022 stimiamo di toccare la cifra di 500 milioni di euro, grazie soprattutto agli investimenti dei grandi player stranieri”, ha dichiarato Simone Ranucci Brandimarte, presidente di Iia.
“Siamo soddisfatti dell’aumento degli investimenti in insurtech in Italia e il traguardo di oltre 1 miliardo di euro per il 2023 che come associazione avevamo indicato sembra finalmente raggiungibile. Già per il 2022 stimiamo di toccare la cifra di 500 milioni di euro, grazie soprattutto agli investimenti dei grandi player stranieri”, ha dichiarato Simone Ranucci Brandimarte, presidente di Iia.
“Sulla base dei dati raccolti dal nostro Osservatorio”, sviluppato in tandem con il Politecnico di Milano, “possiamo prevedere quelle che saranno le direzioni future del settore: da un lato, ci sarà il rafforzamento degli ecosistemi esistenti, dall’altro la crescita e lo sviluppo di nuovi ecosistemi legati all’Insurtech, con maggior focus sul cliente e proposte assicurative personalizzate”.
Come evidenziato alcune settimane fa, la crescita degli investimenti sull’insurtech in Italia non ha modificato la condizione di forte ritardo fra la Penisola e gli altri principali Paesi europei. In particolare, l’Iia stima che in Francia siano stati riversati investimenti per 1,3 miliardi di euro nel 2021, mentre Regno Unito e Germania hanno entrambe superato il miliardo e mezzo di euro. I 280 milioni “italiani” restano ancora un dato decisamente inferiore, ma l’associazione afferma che l’insurtech italiano potrebbe assottigliare il gap accumulato, in termini di investimenti, con gli altri Paesi europei.
Ed è proprio sul flusso degli investimenti la prima previsione dell’Iia, secondo la quale si passerà dai 280 milioni di euro del 2021 ad oltre 500 milioni, grazie ai “fondi di investimento stranieri, allo sviluppo di progetti insurtech da parte di compagnie, intermediari tech e digital player, e a progetti di collaborazione su crossover digitali”. Nel 2023, dunque, gli investimenti andrebbero nuovamente a raddoppiare per raggiungere il miliardo.
In secondo luogo, nel 2022 aumenteranno di cinque volte gli investimenti in Start up Insurtech” avvicinandosi ai 100 milioni. Nel 2021 questi investimenti sono stati “appena 20 milioni di euro nel 2021 contro i 650 milioni in Francia e gli 800 in Gran Bretagna”. Questa crescita sarà possibile grazie agli investimenti in innovazione che potranno aumentare ulteriormente grazie agli incentivi fiscali, creando un circolo virtuoso all’interno dell’ecosistema assicurativo e del mondo digitale.
L’influenza delle nuove tecnologie aprirà crescenti spazi per le società che vendono soluzioni assicurative. Nel 2022 l’Iia stima che raddoppieranno le polizze digitali provenienti da nuovi ecosistemi come “identità digitali, eSport, realtà virtuale, criptovalute e nuovi modi di socializzare online”, grazie alla proposta di offerte specializzate.
Fra le altre novità attese nel 2022, riassunte nel grafico in basso, un ruolo interessante lo giocheranno le banche, che integreranno sempre di più i prodotti assicurativi nella propria offerta online. In Italia, nel 2021, sono state una decina le banche che hanno offerto polizze assicurative digitali, l’Iia, ritiene che entro fine anno saranno in 30. “La distribuzione delle polizze assicurative nelle banche non seguirà la semplice digitalizzazione dei prodotti tradizionali, ma richiede la creazione di un’offerta nuova che possa essere distribuita via web e mobile”.