Il mercato delle borse dal collezione nel 2023
Come tutti i mercati, anche quello delle borse da collezione subisce lievi fluttuazioni in corso d’anno. È stato così nel 2023, periodo in cui i prezzi sono aumentati lievemente, di circa l’1%, ma nel complesso il mercato continua a crescere: guardando ai 10 anni precedenti, le quotazioni sono lievitate del 60% (i dati sono di Knight Frank in collaborazione con Art Market Research).
Le borsette di Bonhamns
Da Bonhams pare che le cose vadano ancora meglio. Rileva Meg Randell nel rapporto periodico di Knight Frank, responsabile per le borsette da investimento e la moda da collezione presso Bonhams Europa e UK, che i registrati globali per le vendite della sua casa d’aste sono aumentati in media del 120% nell’ultimo anno considerato, mentre il prezzo medio di aggiudicazione è salito del 154%. Segno inequivocabile della perdurante grande richiesta di borse firmate pre-possedute. Randell conferma che Hermès rimane il marchio più desiderato in asta. Le più ricercate al momento sono le versioni piccoline delle borse icona del marchio francese, la Kelly 25 e la Birkin 25, maggiormente
apprezzate dagli acquirenti rispetto ai modelli più grandi. C’è solo Hermès dunque nelle aste più modaiole?
In minima parte, anche Chanel sta iniziando a fare capolino. Il motivo è che anche la casa fondata da mademoiselle Coco nel 1910 sta perseguendo una strategia simile a quella di Hermès, avendo introdotto il meccanismo delle quote sulle borse acquistabili dai suoi canali diretti (boutique e sito). L’accesso bloccato al mercato primario di Chanel sta dunque alimentando la domanda sul secondario e in particolare in asta, come già accade per le Birkin e le Kelly.
Non è un caso che Bonhams abbia aperto il dipartimento Designer Handbags & Fashion nel 2020. Meg Randell ricorda che nell’aprile 2023 l’asta dedicata di Bonhams Londra – 30 le borsette Hermès a catalogo – ha riscosso un notevole successo, con una predilezione per le Kelly pochette. Parigi ha replicato i brillanti risultati di Londra, tanto da convincere la casa d’aste a organizzare un’ulteriore vendita Hermès di oltre 300 lotti per il mese di maggio. La star in quel caso è stata una rarissima mini Kelly: ormai non basta che la borsa sia Hermès, sia Birkin, sia Kelly.
Qualche suggerimento
Deve essere la più rara e introvabile possibile. L’appetito dei collezionisti si sta facendo sempre più sofisticato. Grazie alle file in negozio, le borse Hermès più recenti – quelle prodotte nei due anni precedenti diciamo – ottengono un sovrapprezzo rispetto a quelle realizzate prima, quando non proprio definibili come modelli vintage.
Cosa suggerisce Meg Randell per are un buon acquisto? Di
acquistare da rivenditori o case d’asta affidabili, fare molte domande, informarsi, stare alla larga da offerte che sembrano troppo convenienti, perché il mercato è purtroppo pieno di falsi. Di valutare con estrema attenzione le condizioni del manufatto: alcuni danneggiamenti possono infatti essere riparati dalle stesse maison, come Hermès o Chanel; altri invece non possono essere riparati, il che inciderà sul valore a lungo termine del bene, e quindi dell’investimento.
Infine, ha senso ed è fondamentale comprare oggetti che piacciano: il vantaggio di collezionare borse è che si tratta di oggetti utilizzabili, apprezzati se ben curati e manutenuti. «Personalmente ho sempre amato le borse Chanel; in particolare la Chanel 2.55 Classic Flap che è stata disegnata dalla stessa Gabrielle Chanel nel 1955. La borsa con patta è stata una delle prime borse al mondo “a mani libere”, in quanto Chanel rese popolare (ed elegante, ndr) la catena a tracolla che oggi comunemente in uso. Mi piacerebbe molto possederne una». Ad ogni modo, nemmeno una Chanel è presente nella classifica delle dieci borsette da investimento più costose vendute in asta nel 2023.
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